Contemporaneamente a questi lavori dovetti attendere allo studio degli apparati fototelegrafici del Col. Faini, per i quali si facevano continue prove e modificazioni. -Anche gli apparati Faini portarono un notevole contributo di lavoro redditizio. 

Alla serie di strumenti telemetrici costruiti dalla Galileo va aggiunto il telemetro speciale e relativi dispositivi accessori per la Torre Corazzata dell'Isola Palmaria, strumenti che da solo dovetti ideare e progettare, mediante i quali furono rese efficaci le poderose artiglierie, da cm 40, destinate alla protezione del'imbocco del golfo de La Spezia. -- Quella Torre e relativo forte, era costata circa 14 milioni e la Ditta Armstrong che aveva fornito la Torre non si era preoccupata di provvederla di adeguati strumenti per il puntamento di quelle bocche di fuoco.

Tutti questi lavori e molti altri di minore importanza furono per l'Officina Galileo fecondo alimento che permise alla sua direzione di applicarsi alle costruzioni di materiale elettrico-tecnico (dinamo, motori e lampade) che costituivano una perdita permanente. 

In un momento in cui l'Azienda avrebbe avuto bisogno di valersi delle cospicue riserve che si erano accumulate nel periodo di fecondo lavoro, queste erano venute meno, perchè impiegate per lo sviluppo dell'Istituto Agrario di Cortona. Il suo Direttore, l'Ing Vannuccini, pensò allora di riparare alla situazione trasformando la Galileo da ditta privata in Società in accomandita. Tutto ciò avvenne a mia insaputa, per cui ne rimasi molto offeso avendo la coscienza di aver salvata l'esistenza dell'Officina alla morte del compianto suo proprietario e di avere, per la completa dedizione ad essa della mia attività, stabilita la sua riputazione in Italia e all'Estero per costruzioni speciali d'impiego bellico, (pag 6 doc orig) come quelli che costituirono l'ingente fornitura della Galileo per L'Artiglieria giapponese, verso la fine della gestione Vegni. -- Fra questi cito il primo esemplare di Goniostadiometro che fu realizzato espressamente per il Giappone e che per la sua complessità e automaticità rappresentava quanto di meglio era stato sino allora prodotto per la direzione del tiro.

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Per la sconvenienza usatami dalla Direzione della Galileo e del Istituto Agrario di Cortona, mi ritirai immediatamente - nel 1896 - dalla Galileo e impiantai uno studio tecnico a Firenze, con anessa modesta officina meccanica proponendomi di coltivare per mio conto i lavori ai quali sino alora mi ero dedicato. Gli Ufficiali che avevo assistito alla Galileo per i loro studi ed esperienze rimasero aderenti a me: Il Maggiore Braccialini e il Generale Faini. - Il primo per trattare la fornitura di altri Goniostadiometri e apparati di segnalazione elettrica per il Giappone; il secondo per lo studio e la costruzione di speciali apparati fototelegrafici per i semafori, apparati che erano stati consigliati a la R. Marina dall'Ecc.za il Ten. Generale De La Penne, Ispettore Generale delle Truppe del Genio, che pure si recò al mio studio per concertare il da fare.

Anche l'istituto Geografico Militare si rivolse al mio studio per speciali apparati ottici per il collegamento geodetico dell'isola di Malta alla rete geodetica italiana. ( Era stato consigliato dal Colonnello Botto col quale concertai le modifiche tel Telemetro Amici) -- Proposi all'Istituto di invitare il Generale Faini, come persona espertissima nelle segnalazioni ottiche, per assicurare la riuscita dell'ìmpresa, che io mi sarei incaricato della realizzazone degli strumenti occorrenti. Così fu fatto e il collegamento riuscì. (pag. 7 doc orig) ...CONTINUA

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