--- Della trovata soluzione del problema della visione indiretta a largo campo di vista ne fu scritto privatamente dall'Ing Martinez, nel Marzo 1901, al comandante del Delfino. In seguito a tale comunicazione il Tenente sig. Boselli venne dopo pochi giorni a l'Officina Galileo per constatare la realtà di quanto gli era riferito nella lettera dell'Ing. Martinez

--- L'apparecchio che avevo realizzato era installato nei locali superiori del fabbricato centrale del stabilimento e s'innalzava di qualche metro sul tetto di quei locali. (pag3 dei doc originali)

periscopio sul tetto ESCAPE='HTML'

Il Tenente, stando così riparato, potè osservare, applicando l'occhio alla estremità interna del tubo ottico, il panorama circostante per un ampio settore e con la massima luminosità consentita dalla pupilla, poichè il diametro del circoletto oculare dello strumento superava di molto quello pupillare.

Il Comandante Boselli resto assai sodisfatto delle qualità constatate del mio apparecchio e s'incaricò d'informare la Direzione del 1° Dipartimento delle Costruzioni Navali de La Spezia di quanto aveva veduto alla Officina Galileo. - In conseguenza a tali informazioni, quel Dipartimento interpellò l'Officina Galileo, con lettera riservatissima in data 2 Aprile 1901, per conoscere se l'Oficina Galileo era disposta a fornire un apparato ottico per il Delfino, specificando per condizioni i requisiti constatati dal Comandante Boselli nel esemplare di prova mostratogli a Firenze. Pochi giorni dopo fui mandato a La Spezia per vedere sul Delfino come si sarebbe potuto applicare il mio Periscopio al posto del primitivo cannocchiale, che vi era montato. - Di ritorno al'officina compilai il progetto di sistemazione del mio strumento per l'ambiente del quale si voleva destinarlo.

--- Quel Progetto fu portato al Ministero della R. Marina dal Direttore dell'Officina Galileo e fu esaminato dall'Ing. Cesare Laurenti quale incaricato al Ministero di quanto si riferiva alle costruzioni sottomarine.(pag. 4 dei doc originali) 

Nel primo tempo l'ing. Laurenti parve ben disposto verso la Galileo, ma pel trascorrere di settimane senza comunicazionida parte del Ministero della R. Marina alla Oficina Galileo ( nonostante la premura che si aveva a La Spezia di possedere lo strumento ottico che permettesse al Delfino di navigare con sicurezza) La Direzione di quello stablimento fece qualche sollecitazione, come si arguisce da una lettera che l'Ing. Laurenti scrisse al Direttore della Officina Galileo, in data 18 Maggio 1901, nella quale si scagiona di quel ritardo.

--- Il 12 Luglio 1901, l'Ing. Laurenti chiese al Direttore della Galileo di visitare il mio Periscopio, cosa che di buon grado gli fu concessa. - Così dopo 5 giorni dalla richiesta dell'Ing. Laurenti potè guardare a traverso quello strumento - stando coperto dal tetto dell'officina - il panorama all'intorno dello stabilimento come se l'osservasse all'estremità superiore del Periscopio.

--- Per siffatta propietà del mio strumento, di trasportare virtualmente l'occhio del osservatore alla estremità esterno del tubo ottico, venne denominato " TELOPS " dal greco: lontano occhio. (pag.5 doc. originale)     ....CONTINUA

 

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